Qualunque azienda deve rispettare numerosi obblighi di legge in ambito di sicurezza, ambiente e qualità ,noi siamo convinti che conoscerli, è il primo passo che ogni imprenditore deve intraprendere per affrontare il difficile mercato del lavoro. Con l’obiettivo di sensibilizzare le aziende su tematiche di primaria importanza come la sicurezza, la salute e l’ambiente,  offriamo in esclusiva il check up gratuito della tua azienda, una consulenza completa per individuare subito i punti critici e le soluzioni da adottare. 

VALUTAZIONE PROFESSIONALE, COMPLETA E SENZA IMPEGNO.

Il nostro check up è gratuito al 100% e ti permette di avere un quadro completo delle procedure da seguire per metterti in regola. Puoi inoltrare la tua richiesta direttamente dal nostro sito web.

Per maggiori informazioni  è possibile utilizzare uno dei seguenti contatti:

 

  • (+39) 089 9484279
  • (+39) 347 9179483
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    info@desimoneconsulting.it

 

 

 

Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione per addetti al montaggio/trasformazione e smontaggio di ponteggi.

Il costo per singolo partecipante è di € 200,00 + 22% IVA comprensivo di coffee breaks e materiale didattico; verrà riconosciuto uno sconto pari al 20% nel caso di iscrizioni di più partecipanti di una stessa azienda.

Contenuti del corso:
Normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro, piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) relativo alle tre tipologie di ponteggio: tubo e giunto (PTG), telaio prefabbricato (PTP) e montanti e traversi prefabbricati (PMTP – multidirezionale), ancoraggi, dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) – 3° categoria, gestione dell’emergenze e salvataggio, esercitazioni di montaggio smontaggio e trasformazioni delle tre tipologie di ponteggio.

Docenti

Il corso prevede l’apporto di professionalità specialistiche in grado di offrire ai partecipanti elementi didattici sia teorici che pratici. I docenti sono esperti di sicurezza aziendale, con esperienza almeno triennale in materia di sicurezza e salute nel lavoro e con esperienza professionale pratica almeno triennale nelle tecniche di utilizzo.

Attestati di abilitazione secondo quanto previsto dall’art. 136 comma 6 e 7 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

 

Per motivi organizzativi le iscrizioni si chiuderanno il giorno 21/10/2017.

Per maggiori informazioni e/o per l’iscrizione al corso è possibile utilizzare uno dei seguenti contatti:

Dott. Antonio De Simone – mob. 347/9179483 oppure mail: info@desimoneconsulting.it

Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione per addetti al Primo e Pronto soccorso aziendale conformemente ai contenuti minimi previsti dal D.M. 388 del 15/07/2003.

Il costo per singolo partecipante è di € 150,00 + 22% iva comprensivo di coffee breaks e materiale didattico; verrà riconosciuto uno sconto pari al 20% nel caso di iscrizioni di più partecipanti di una stessa azienda.

Il corso prevede l’apporto di professionalità specialistiche in grado di offrire ai partecipanti elementi didattici sia teorici che pratici. Il corso sarà tenuto da personale medico  con pluriennale esperienza nella formazione. Per ogni partecipante al corso verrà rilasciato un attestato conforme  a quanto previsto dall’art. 45 comma 2 del D.Lgs. 81/08.

 Per motivi organizzativi le iscrizioni si chiuderanno il giorno 11/11/2017.

Per maggiori informazioni e/o per l’iscrizione al corso è possibile utilizzare uno dei seguenti contatti:

Dott. Antonio De Simone – mob. 347/9179483 oppure mail: info@desimoneconsulting.it

Non è una malattia ma può diventare una patologia seria: lo stress da lavoro, che colpisce  una persona su quattro, provoca ansia, irritabilità, disturbi fisici e psicosomatici e, ancor peggio, può arrivare a caratterizzare il comportamento di una persona, dall’aumento dell’impulsività alla voglia di isolarsi fino alla difficoltà ad instaurare rapporti interpersonali.

In genere funziona così: ci si trova in una fase di allarme, si prova a resistere e alla fine si crolla. E quando si crolla vuol dire che le energie fisiche e psicofisiche dell’individuo sono ormai venute meno e non si riesce a lavorare come prima, né a relazionarsi con gli altri come una volta.

C’è anche chi, nello stress, trova uno stimolo per fare di più. In genere, parliamo di persone che traggono soddisfazioni dal lavoro e che danno il meglio sotto effetto adrenalinico. Giovanni Costa, docente di Scienze Cliniche e di Comunità all’Università degli studi di Milano lo definisce alcool da lavoro: una ricerca compulsiva di risultati e approvazione, con eccessivo coinvolgimento dovuto alle ambizioni e ad un elevato bisogno di approvazione e stima. 

Si tratta di poche eccezioni, nella maggior parte dei casi lo stress può diventare un problema, sia per l’individuo sia per l’azienda.

Le cause sono varie e attengono a più sfere, in generale possiamo dividerle in 4 fonti principali:

  • Fattori intrinseci al lavoro, che attengono al contenuto del compito da svolgere, alle modalità di lavoro, al carico fisico e mentale e agli orari di lavoro eccessivi;
  • Ruolo nell’organizzazione, come pressione, ambiguità, conflitti;  
  • Struttura e clima dell’organizzazione, che riguarda il tipo di partecipazione e l’autonomia decisionale;
  • Relazioni umane, il rapporto tra colleghi e con i capi;

In generale carico di lavoro, interruzioni, scadenze, richiesta di straordinari, responsabilità ma anche ambiguità di ruolo e screzi continui e ripetuti con i colleghi sono cause classiche di stress, ma di recente se ne è affermata una nuova: il multitasking.

Il multitasking, ovvero la pratica di svolgere più mansioni differenti contemporaneamente, è considerata una delle nuove cause di stress sul lavoro. Spostare l’attenzione da un’attività all’altra, come spesso avviene in un ufficio caotico, pieno di stimoli, in cui ci si ritrova a rimbalzare da un’attività all’altra, controllando allo stesso tempo cellulare e notifiche social, diventa causa di stress e a lungo andare aumenta il rischio di ansia, disordini nell’attenzione e problemi di iperattività e, poiché aumenta i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress nel cervello, può portare a un comportamento aggressivo e impulsivo.

La prima arma di difesa contro lo stress è riconoscere di essere stressati, prenderne consapevolezza e conoscerne le caratteristiche. 

PSC semplificato: tutto quello che occorre sapere sul piano di sicurezza e coordinamento semplificato. Vantaggi nell’applicazione, esempi applicativi e modello

Il testo unico sulla sicurezza (dlgs 81/2008), all’art. 100, prevede che il PSC (piano di sicurezza e coordinamento) sia costituito da una relazione tecnica contenente prescrizioni correlate alla complessità dell’opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione, atte a prevenire o ridurre i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, nonché la stima dei costi della sicurezza.

Il piano di sicurezza e coordinamento (PSC) é corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria sull’organizzazione del cantiere e, ove la particolarità dell’opera lo richieda, una tavola tecnica sugli scavi. Inoltre, i contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento e l’indicazione della stima dei costi della sicurezza sono definiti nell’Allegato XV del dlgs 81/2008.

Inoltre, l’art. 104-bis del testo unico sulla sicurezza (dlgs 81/2008) ha previsto come misura di semplificazione nei cantieri temporanei o mobili l’emanazione di un apposito decreto che individuasse, tra le altre cose, i modelli semplificati per la redazione del POS, PSC e fascicolo.

In risposta alle previsioni legislative, è stato pubblicato il decreto interministeriale 9 settembre 2014 che ha definitivo alcuni modelli semplificati, tra cui il modello semplificato per la redazione del piano di sicurezza e coordinamento (PSC).

PSC semplificato, quando usarlo

Non esiste un preciso obbligo normativo di utilizzare il modello di PSC semplificato: i coordinatori per la sicurezza possono decidere di elaborare il PSC semplificato secondo il modello previsto dall’Allegato 2 del decreto del 9 settembre 2014 o possono utilizzare la “modalità standard” (secondo le indicazioni del testo unico sulla sicurezza).

Pertanto, non vi sono tipologie di cantieri, dimensioni, entità uomini/giorno o tipologie di lavorazioni che richiedano l’uso del PSC semplificato: la norma non fa alcuna distinzione ed è una decisione del tecnico adottarlo o meno.

 

 

In Italia avvengono ogni anno negli edifici civili tra i 50.000 e i 30.000 incendi e una parte considerevole di questi, tra il 10% e il 20% può essere ricondotta a cause elettriche.Scopo del volume pubblicato dal Nia è fornire indicazioni scientifiche, dettagliate, per l’interpretazione dei segni prodotti dagli incendi di natura elettrica, per indagare e quindi risalire alla causa dell’evento.

Si tratta di un volume estremamente tecnico, che passa in rassegna le modalità di origine e propagazione di un evento, i segni elettrici elettrical patterns, i metodi di indagine, le prove sperimentali, presentando quindi casi reali affrontati dal Nia, come incendi non avvenuti per cause elettriche, un incendio nato da un frigorifero, un incendio in una scuola.

Tra le voci e i paragrafi dei sette capitoli che compongono lo studio vengono trattati argomenti come: anomalie e guasti, sovratensioni e sovracorrenti, guasti d’arco, effetto Joule, esame degli apparecchi, indicazioni sui conduttori, mappatura degli archi, perlinature, AES, ESCA, SIMS, metallografia.

 

http://www.vigilfuoco.it/allegati/biblioteca/NIA_Incendi_di_natura_elettrica.pdf

Sono stati presentati dai Ministeri dello Sviluppo Economico, Lavoro, Economia e Istruzione i risultati 2017 riguardanti il Piano nazionale impresa 4.0. Presentate inoltre le linee guida per gli interventi previsti nel 2018.

 

http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/198-notizie-stampa/2037096-piano-nazionale-impresa-4-0-i-risultati-del-2017-e-le-linee-guida-per-il-2018

 

Il comitato Nazionale dell’Albo Gestori Ambientali ha emanato le delibere n. 6 e 7 del 30 maggio 2017, il cui annuncio è stato pubblicato sulla G.U. del 21/06/2017 n.142 in merito a requisiti e prove d’esame del Responsabile tecnico rifiuti.

E’ stato introdotto il requisito di “idoneità” del responsabile tecnico, consistente nel dimostrare la preparazione del soggetto mediante una verifica iniziale e successive verifiche quinquennali.

La verifica interessa non solo i nuovi responsabili tecnici ma anche quelli che già lo sono alla data di entrata in vigore delle deliberazioni.

E’ obbligatoria la presenza del responsabile tecnico rifiuti per le seguenti categorie:

1. Raccolta e trasporto di rifiuti urbani;

2. produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti , nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti 30 kg o 30 lt al giorno

3. distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche

4. raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi

5. raccolta e trasporto fi rifiuti speciali pericolosi

8. intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi

9. bonifica di siti

10. bonifica dei beni contenenti amianto.

Il Responsabile tecnico è responsabile delle scelte di natura tecnica, progettuale e gestionale che garantiscano il rispetto delle norme di tutela ambientale e sanitaria, con particolare riferimento alla qualità del prodotto e della prestazione realizzata e del mantenimento dell’idoneità dei beni strumentali utilizzati. La sua attività deve essere svolta in maniera effettiva e continuativa.

Inoltre, deve possedere requisiti morali (soggettivi)  e professionali (idoneità tecnica).

L’incarico di responsabile tecnico può essere ricoperto dal legale rappresentante/titolare, da un dipendente o da un soggetto esterno all’organizzazione dell’impresa.

 

 

Delibera n.6 del 30.05.2017

Delibera n.7 del 30/05/2017

 

 

In collaborazione con un operatore italiano riconosciuto ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile)  specializzato nell’utilizzo di droni per attività di video ripresa e fotografia aerea, da oggi con l’obiettivo di migliore le condizione di sicurezza nei luoghi di lavoro, proponiamo l’utilizzo di questa nuova tecnologia, che spesso rappresenta una vera ed affidabile alternativa operativa alle esigenze delle imprese nei più svariati settori.

Oggi i droni rappresentano uno strumento polivalente e altamente flessibile. Grazie all’utilizzo dei più avanzati aereomobili radiocomandati, siamo in grado di sorvolare in totale sicurezza le aree, le infrastrutture e  le costruzioni di qualsiasi genere, su cui si desideri effettuare un monitoraggio, una ripresa aerea o uno scatto fotografico “dall’alto”.

 I nostri servizi:

 

·         La verifica dello stato di mantenimento con intervallo periodico di ogni singolo impianto fotovoltaico in quota, le cui attività di verifica e                     controllo sarebbero altrimenti costosissime e pericolose;

·         Verifica presenza di eventuali danni per impianti fotovoltaici in quota, dopo particolari eventi meteorologici;

·         Verifica rapida dello stato di conservazione dei moduli fotovoltaici (Presenza di ingiallimento, rotture, spostamenti etc.);

·         Analisi preliminari di fattibilità di impianti da disporre su coperture in quota difficilmente raggiungibili per le semplici attività di sopralluogo;

·         Verifica dello stato avanzamento lavori in cantieri di nuova costruzione;

·         Rilievi fotografici del territorio; Monitoraggio del territorio;Perlustrazioni dei complessi edilizi per l’individuazione degli abusi; Individuazione di           discariche illegali.

·         Rilievi per verifica vigore vegetativo in agricoltura

·         Fotogrammetria aerea

Per maggiori info non esitate a contattarci.

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È stato pubblicato da Inail un volume intitolato “Sicurezza al passo coi tempi” , che raccoglie la normativa corrente sulla sicurezza sul lavoro e la affianca alle agevolazioni e agli incentivi per chi effettua miglioramenti in azienda.

La prima parte del volume è dedicata alle principali disposizioni del Decreto Legislativo 81/2008, la seconda parte invece si focalizza sugli incentivi e i finanziamenti a disposizione delle imprese.

 

L’obiettivo che si è voluto raggiungere con quest’iniziativa è fornire un supporto che permetta non solo di conoscere le norme, le disposizioni e gli adempimenti principali in materia di SSL, ma anche – e soprattutto – di comprendere l’importanza della prevenzione e i vantaggi che ne derivano. Prevenzione, quindi, da considerare non come costo bensì come fattore di competitività per le aziende”.

 

 

Sicurezza al passo coi tempi.