Stress lavoro correlato : riconoscerlo e gestirlo

Non è una malattia ma può diventare una patologia seria: lo stress da lavoro, che colpisce  una persona su quattro, provoca ansia, irritabilità, disturbi fisici e psicosomatici e, ancor peggio, può arrivare a caratterizzare il comportamento di una persona, dall’aumento dell’impulsività alla voglia di isolarsi fino alla difficoltà ad instaurare rapporti interpersonali.

In genere funziona così: ci si trova in una fase di allarme, si prova a resistere e alla fine si crolla. E quando si crolla vuol dire che le energie fisiche e psicofisiche dell’individuo sono ormai venute meno e non si riesce a lavorare come prima, né a relazionarsi con gli altri come una volta.

C’è anche chi, nello stress, trova uno stimolo per fare di più. In genere, parliamo di persone che traggono soddisfazioni dal lavoro e che danno il meglio sotto effetto adrenalinico. Giovanni Costa, docente di Scienze Cliniche e di Comunità all’Università degli studi di Milano lo definisce alcool da lavoro: una ricerca compulsiva di risultati e approvazione, con eccessivo coinvolgimento dovuto alle ambizioni e ad un elevato bisogno di approvazione e stima. 

Si tratta di poche eccezioni, nella maggior parte dei casi lo stress può diventare un problema, sia per l’individuo sia per l’azienda.

Le cause sono varie e attengono a più sfere, in generale possiamo dividerle in 4 fonti principali:

  • Fattori intrinseci al lavoro, che attengono al contenuto del compito da svolgere, alle modalità di lavoro, al carico fisico e mentale e agli orari di lavoro eccessivi;
  • Ruolo nell’organizzazione, come pressione, ambiguità, conflitti;  
  • Struttura e clima dell’organizzazione, che riguarda il tipo di partecipazione e l’autonomia decisionale;
  • Relazioni umane, il rapporto tra colleghi e con i capi;

In generale carico di lavoro, interruzioni, scadenze, richiesta di straordinari, responsabilità ma anche ambiguità di ruolo e screzi continui e ripetuti con i colleghi sono cause classiche di stress, ma di recente se ne è affermata una nuova: il multitasking.

Il multitasking, ovvero la pratica di svolgere più mansioni differenti contemporaneamente, è considerata una delle nuove cause di stress sul lavoro. Spostare l’attenzione da un’attività all’altra, come spesso avviene in un ufficio caotico, pieno di stimoli, in cui ci si ritrova a rimbalzare da un’attività all’altra, controllando allo stesso tempo cellulare e notifiche social, diventa causa di stress e a lungo andare aumenta il rischio di ansia, disordini nell’attenzione e problemi di iperattività e, poiché aumenta i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress nel cervello, può portare a un comportamento aggressivo e impulsivo.

La prima arma di difesa contro lo stress è riconoscere di essere stressati, prenderne consapevolezza e conoscerne le caratteristiche.