Siamo lieti di comunicarvi che la nostra società si è dotata di un Sistema di Gestione per la Qualità dell’Organizzazione UNI EN ISO 9001:2015 per l’erogazione di servizi relativi alla gestione integrata della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

A Marzo 2020 scadranno gli aggiornamenti quinquennali sulle attrezzature di lavoro, secondo quanto stabilito dall’Accordo Stato Regioni del 22/02/2012. Tale scadenza interesserà tutti coloro che hanno svolto il corso tra il 12 marzo 2013 ed il 12 marzo 2015.

Le attrezzatura di lavoro, ai sensi dell’Accordo Stato Regioni, per le quali occorre seguire il corso di aggiornamento sono:

  • Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (a braccio telescopico, industriali semoventi, sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi);
  • Gru a torre;
  • Gru mobile;
  • Gru per autocarro;
  • Piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE) con e senza stabilizzatori;
  • Trattori agricoli o forestali;
  • Macchine movimento terra (escavatori idraulici, a fune, pale caricatrici frontali, terne, autoribaltabile a cingoli);
  • Pompe per calcestruzzo.

Tutti i percorsi formativi erogati dopo il 12 marzo 2015, devono essere aggiornati, entro cinque anni. 

Per maggiori info non esitate a contattarci.

E’ stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n.45 del 22 febbraio 2019, il DPCM del 24 dicembre 2018 che approva il Mud, ovvero il  nuovo modello unico di dichiarazione ambientale .

Il nuovo MUD prevede alcuni cambiamenti nelle modalità di compilazione rispetto alla modulistica utilizzata fino all’anno scorso.

Il termine per la presentazione della dichiarazione, con riferimento all’anno 2018, slitta dal 30 aprile 2019 al 22 giugno 2019 (120 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione in GU del decreto).

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Che cosa sono la Tracciabilità e la Rintracciabilità degli alimenti?

L’articolo 2 del decreto legislativo 190/06 stabilisce le sanzioni per la violazione degli obblighi derivanti dall’art. 18 del regolamento 178/02 CE in materia di rintracciabilità, stabilendo che ” 1. Salvo che il fatto costituisca reato, gli operatori del settore alimentare e dei mangimi che non adempiono agli obblighi di cui all’articolo 18 del regolamento (CE) n. 178/2002 sono soggetti al pagamento    di    una    sanzione   amministrativa  pecuniaria   da settecentocinquanta euro a quattromilacinquecento euro“.

La norma, richiamando espressamente gli obblighi contenuti nel regolamento comunitario, introduce dunque una sanzione amministrativa per il solo caso in cui l’operatore della filiera non sia in grado di “individuare chi abbia fornito loro un alimento, un mangime, un animale destinato alla produzione alimentare o qualsiasi sostanza destinata o atta a entrare a far parte di un alimento o di un mangime” in quanto non disponga di “sistemi e di procedure che consentano di mettere a disposizione delle autorità competenti, che le richiedano, le informazioni al riguardo” Alla stessa sanzione soggiaceranno gli operatori che non dispongano di “sistemi e procedure per individuare le imprese alle quali hanno fornito i propri prodotti“.

Le definizioni tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti alimentari spesso e erroneamente sono usati come sinonimi, ma in realtà hanno significati ben diversi.

La tracciabilità è il percorso di un alimento da monte a valle, cioè la possibilità di seguire il processo produttivo partendo dalle materie prime sino ad arrivare al prodotto finito.

La rintracciabilità consiste nel ripercorrere a ritroso il processo produttivo cioè dal prodotto finito sino all’origine delle materie prime (da valle a monte). In sostanza la rintracciabilità è una sorta di documentazione dei flussi di entrata (input) e di uscita (output) tra le aziende della filiera produttiva di ogni singolo prodotto alimentare. Appare quindi chiaro che la rintracciabilità degli alimenti diventa un segno di trasparenza e di accessibilità alla filiera produttiva da parte dei consumatori.

Per essere sempre più vicini alle esigenze dei nostri clienti, dal 1 Marzo 2019 abbiamo affiancato alla nostra attività di consulenza in materia di H.A.C.P.P. , un software gestionale in grado di gestire:

  • Arrivo e stoccaggio materie prime:
  • Produzione
  • Inserimento dati produzione e stoccaggio prodotti finiti
  • Emissione documenti di vendita
  • Rintracciabilità

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Si apre ufficialmente oggi la procedura per l’assegnazione dei 369.726.206 euro di incentivi del bando Isi 2018. È l’importo più alto stanziato dall’Inail nelle nove edizioni dell’iniziativa, che a partire dal 2010 ha messo complessivamente a disposizione oltre due miliardi a fondo perduto per contribuire alla realizzazione dei progetti delle imprese che scelgono di investire in prevenzione; mentre il 30 Maggio è il termine ultimo per inserire e salvare la propria domanda di accesso al contributo sul portale Inail.
I cinque assi di finanziamento. Al primo asse, in particolare, sono assegnati 182.308.344 euro, suddivisi in 180.308.344 euro per i progetti di investimento e due milioni per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Per l’asse 2 sono a disposizione 45 milioni di euro, destinati a sostenere la realizzazione di progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Lo stanziamento dell’asse 3, per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, è pari a 97.417.862 euro, mentre per il quarto asse, che in questa edizione del bando Isi riguarda le micro e piccole imprese operanti nei settori della pesca e del tessile, abbigliamento, pelle e calzature, sono disponibili 10 milioni. Gli incentivi dell’asse 5, destinati alle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, sono invece pari a 35 milioni, cinque dei quali riservati agli agricoltori under 40.
 
Uno stanziamento ad hoc per l’adozione di modelli organizzativi. Rispetto all’edizione precedente, la novità principale è rappresentata dall’introduzione del sub-asse di finanziamento da due milioni di euro dedicato ai progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, con l’obiettivo di aumentare in modo significativo la diffusione di questi interventi di prevenzione. Il bando 2018 ha confermato inoltre la possibilità per gli enti del terzo settore, anche non iscritti al registro delle imprese ma censiti negli albi e registri nazionali, regionali e delle Province autonome, di accedere al secondo asse di finanziamento dedicato ai progetti di riduzione del rischio dovuto alla movimentazione dei carichi.

Per maggiori info non esitate a contattarci.

Cosa rappresentano esattamente i “near miss?

Qualsiasi evento che,  in circostanze diverse, avrebbe potuto causare danni alle persone, ma, solo per condizioni favorevoli e/o casuali, non lo ha prodotto.

Rappresenta, quindi,  un episodio che ha tutto il potenziale per determinare un incidente!

Vi e mai capitato di sentirvi al limite per l’accadimento di un incidente durante lo svolgimento di una specifica attività lavorativa?

Vi è mai successo di pensare “Questa volta mi è andata davvero bene!” oppure dopo una situazione di pericolo e mancato incidente di riflettere e dire “La prossima volta faccio questa attività come si deve“.

La fretta, la poca informazione e formazione, l’idea di pensare “tanto cosa può succedere…” durante lo svolgimento di una fase di lavoro  possono essere causa di un near miss, o in alcuni casi, di vero e propri infortuni.

Cosa si può fare dunque per limitare o  anche azzerare i “near miss”?!

Utilizzare i tuoi e i nostri strumenti di lavoro: FORMAZIONE, INFORMAZIONE, ADDESTRAMENTO.

Per ogni lavoro, grande o piccolo che sia, vige l’obbligo di redigere il POS ed, in alcuni casi, il PIMUS (presenza di ponteggi in cantiere).
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Abbonamento annuale per la redazione di POS E PIMUS.
La soluzione tecnica…per evitare sanzioni!

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Tracciamento rifiuti, cosa succederà?

Dal primo gennaio 2019 è soppresso il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri). E’ quanto si legge nella bozza del Dl Semplificazioni atteso sul tavolo del prossimo Cdm.  Verranno così aboliti anche i contributi da versare per la costituzione e il funzionamento del Sistri a carico degli operatori iscritti con un contributo annuale. 
I soggetti tenuti alla tracciabilità dei rifiuti compiranno i propri adempimenti attraverso il ricorso a moduli cartacei, compilando i registri di carico e scarico e formulari di identificazione (FIR, MUD) in attesa di un nuovo sistema di tracciabilità. 
Il Sistri è stato uno dei più grandi sprechi nella gestione dei rifiuti speciali – ha affermato in merito il Ministro dell’Ambiente Costa -, un sistema mai entrato effettivamente in funzione, che però ha comportato costi sostenuti dalle imprese coinvolte e dallo Stato che hanno superato i 141 milioni di euro dal 2010 ad oggi.

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Sono aperte le iscrizioni al  corso di formazione per ascensoristi .

L’ascensorista è una figura specializzata in grado di realizzare, sulla base della documentazione tecnica, il montaggio, la manutenzione e la riparazione di impianti elevatori e di tutto ciò che concerne il trasporto verticale. 

Un ascensorista deve:

Conoscere a fondo le parti che costituiscono un ascensore, vale a dire sia quella elettrica che quella meccanica ed idraulica;

  1. Conoscere le tecniche di montaggio, smontaggio e riparazione di ascensori e montacarichi;
  2. Saper leggere ed interpretare disegni e schemi tecnici sia meccanici che elettrici;
  3. Avere familiarità con le problematiche più ricorrenti che si presentano nell’uso quotidiano dell’ascensore;
  4. Conoscere la normativa tecnico-legislativa sugli impianti di sollevamento, quella relativa alla sicurezza, nonché le regole generali di comportamento e sicurezza da parte del Manutentore.

Struttura del Corso

Il corso ha l’obiettivo di formare personale tecnico nel settore ascensorista in grado di qualificarsi  mediante il sostenimento e superamento dell’esame per il patentino previsto dalle norme vigenti, qualora il soggetto interessato si voglia dedicare alla manutenzione, così come previsto dal D.P.R. 23/2017 “Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 2014/33/UE, relativa agli ascensori ed ai componenti di sicurezza degli ascensori, nonché per l’esercizio degli ascensori” .

Alternativamente il corso consente la formazione di personale tecnico da impiegare immediatamente nel settore montaggio impianti, che non prevede il possesso del patentino.

Il corso ha una durata di 32 ore suddivise in parte teorica e pratica, da svolgersi presso aule e laboratori attrezzati.

Il corso è strutturato secondo due diverse modalità:

  • Full con 4 incontri per una settimana
  • Regular con 8 incontri per 4 settimane

Estratto del Corso

Generalità

  1. La Normativa ascensori:vendita, Marchio e Dichiarazione CE di Conformità
  2. Tipi di ascensori : gli impianti a frizione ed idraulici
  3. Costituzione dei vari tipi di impianti
  4. Installazione  di ascensori e montacarichi
  5. I dispositivi di sicurezza, i componenti di sicurezza
  6. Piattaforme per disabili e monta scale
  7. Cenni di elettrotecnica, meccanica e oleodinamica.

Documentazione

  1. Documentazione tecnica di progetto
  2. Fascicolo o registro dell’ascensore
  3. Manuale di istruzioni d’uso, manutenzione e controlli
  4. Libretto di istruzione dei componenti di sicurezza

Valutazione della conformità

  1. La valutazione della conformità di un ascensore con esami e verifiche  L’esame CE del tipo (all. V del DPR 162/99)
  2. L’esame finale (All. VI del DPR 162/99)
  3. La verifica di un unico prodotto (All. X del DPR 162/99)
  4. La normalizzazione degli ascensori,la norma ISO 4190

Messa in esercizio e verifiche periodiche

  1. Compiti, Responsabilità, Soggetti interessati
  2. Prove ed accertamenti
  3. La documentazione da produrre, verbale di verifica periodica
  4. La manutenzione preventiva e correttiva.

Verifiche straordinarie

  1. La norma UNI 10411-I:2003
  2. Il miglioramento della sicurezza degli ascensori esistenti: la norma UNI EN 81-80
  3. Prove ed accertamenti
  4. La documentazione da produrre, verbale di verifica straordinaria

Per maggiori informazioni non esitate a contattarci.