Edilizia. Pubblicata da Inps la circolare n.23 del 31 gennaio 2017 che conferma la riduzione contributiva (prevista dall’articolo 29 del d.l. 244/1995 e stabilita dal decreto del Ministero del Lavoro del 10 novembre 2016) e che fornisce indicazioni operative per tale regime agevolato. Chi può beneficiarne, invio e UniEmens.

La riduzione per il 2016 è confermata all’11,50%.

 

Circolare n° 23 INPS

Quattro storie di infortunio. È stato recentemente pubblicato dal Dors Piemonte – Centro regionale di documentazione per la promozione della salute, un nuovo capitolo della raccolta Storie di infortunio, casi e racconti di incidenti sul lavoro al fine di promuovere la prevenzione e la cura della sicurezza.

 

“Mi fido di te” è il racconto di Livio che lavora in una palazzina in costruzione. Deve collegare le attrezzature al quadro elettrico, usa la prolunga e la fa passare dal vano ascensore “messo in sicurezza” da alcune tavole di legno inchiodare malamente. Mentre ritira il cavo, una delle tavole cede e Livio cade lungo il vano e muore.

La seconda storia ha un epilogo meno drammatico, si intitola “Le verità nascoste”. Racconta di Zoran, un operaio rumeno di 32 anni dipendente di una ditta con sede in Romania a cui erano stati dati in subappalto i lavori per l’isolamento del tetto  di un nuovo forno presso una fonderia. Zoran, in piedi su due travi, si sporge per buttare a terra un bancale e cade dal tetto del forno. Ma questa dinamica si scopre solo dopo, i responsabili vogliono far credere che sia caduto dalla bicicletta.

L’arte di arrangiarsi” racconta la storia di Gino che muore investito da un carico di pannelli caduti da un carrello elevatore guidato dal collega Mario. Entrambi lavoravano nel deposito di un’azienda che allestisce stand fieristici.

L’ultima storia intitolata “Note stonate” racconta di Laura al suo primo giorno di lavoro. Era riuscita a farsi assumere come segretaria di produzione per una società che opera nel settore dello spettacolo televisivo. Mentre l’orchestra sta facendo le prove, si muove sul palco per raggiungere gli orchestrali e cade in una botola presente al centro del palco che serviva a far salire gli artisti e l’ anchorman tramite una pedana motorizzata.

 

 

Il 26 maggio 2016, dalle ore 16.00 alle ore 16.30, le imprese possono inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo.

Poco meno di 673mila denunce di infortunio, infortuni sul lavoro poco più di 416mila. 1.264 gli incidenti mortali denunciati, 694 i casi accertati. È stata presentata questa mattina a Roma dal presidente Massimo De Felice la Relazione annuale Inail 2015. Infortuni, malattie professionali, le misure per le aziende per la sicurezza sul lavoro.

Rispetto al 2014 il calo delle denunce registrate è stato del 4%, per quanto riguarda i 416mila infortuni riconosciuti sul lavoro il calo è stato del 6,6%, e di questi il 18,2% è avvenuto “fuori dell’azienda”, cioè “con mezzo di trasporto” o “in itinere”.

1.246 le denunce di infortunio mortale (1.152 nel 2014), 694 i casi accertati sul lavoro (-2% rispetto al 2014), di questi 382 fuori dall’azienda. “Il dato tuttavia non è consolidato perché sono ancora in istruttoria 26 infortuni: se tutti fossero riconosciuti come casi mortali avvenuti “sul lavoro”, si avrebbe un aumento complessivo di circa l’1,7% rispetto al 2014, mentre la riduzione rispetto al 2011 sarebbe del 20%”. 11 milioni le giornata di inabilità”.

Per quanto riguarda le malattie professionali 59mila le denunce (1.500 in più sul 2014), riconosciuta la causa professionale nel 34% dei casi, 3% ora in istruttoria. Il 63% delle denunce per per malattie del sistema osteomuscolare. “È importante ribadire che le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 44mila, di cui circa il 39% per causa professionale riconosciuta”.

1.600 i lavoratori con malattie da amianto. Nel 2015 i lavoratori deceduti con malattia professionale riconosciuta sono stati 1.462, di questi 470 per silocosi o asbestosi.

Nella nota riassuntiva della Relazione 2015 Inail ha quindi ricapitolato i finanziamenti e le misure in atto per le aziende e la prevenzione. Il bando Isi 2015 appena concluso (276 milioni dei quali 83 per la prima volta per la bonifica dell’amianto), il bando Fipit 2015 per il quale sono stati stanziati 20 milioni e che nel 2014 ne ha stanziati 30; la riduzione dei premi (66 mila istanze presentate nel 2015).

“A ottobre 2015, inoltre, è stata disposta la riduzione dell’8,16% dell’importo del premio per le imprese artigiane che non hanno denunciato infortuni nel biennio 2013-2014, cui sono stati destinati 27 milioni di euro. Lo sconto ha interessato oltre 267mila ditte. Altre riduzioni hanno riguardato il settore edile, la pesca e la navigazione”.

In ultimo, circa 7.5 milioni le prestazioni sanitarie, 690mila “prime cure”, 127mila prestazioni riabilitative e 10.000 le visite fisiatriche. Il “Centro Protesi di Vigorso di Budrio ha registrato l’afflusso di circa 13mila assistiti”.

 

Relazione Inail

Il Decreto del Ministero dell’Interno del 7 giugno 2016 riguarda “Modifiche al decreto 5 agosto 2011 recante procedure e requisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell’Interno di cui all’ articolo 16 del d.lgs. 8 marzo 2006 n. 139”.

Precisa infatti che, per poter mantenere l’iscrizione negli elenchi del Ministero dell’Interno, i professionisti devono effettuare corsi o seminari di aggiornamento in materia di prevenzione incendi della durata complessiva di almeno 40 ore in 5 anni dalla data di iscrizione nell’elenco o dalla data di entratain vigore del decreto (27/08/2011) per coloro già iscritti a tale data.

In quest’ultimo caso, la scadenza è per il 27 agosto 2016.

In caso di inadempienza dell’aggiornamento il professionista è sospeso dagli elenchi fino ad avvenuto adempimento.

 

Ministero dell’Interno
Decreto 7 giugno 2016
Modifiche al decreto 5 agosto 2011 recante procedure e requisiti per l’autorizzazione e l’iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell’interno di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139
G.U. 24 giugno 2016, n. 146

Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione per addetti al Primo e Pronto soccorso aziendale conformemente ai contenuti minimi previsti dal D.M. 388 del 15/07/2003.

Il costo per singolo partecipante è di € 150,00 + 22% IVA comprensivo di coffee breaks e materiale didattico; verrà riconosciuto uno sconto pari al 20% nel caso di iscrizioni di più partecipanti di una stessa azienda.

Il corso prevede l’apporto di professionalità specialistiche in grado di offrire ai partecipanti elementi didattici sia teorici che pratici. Il corso sarà tenuto da personale medico  con pluriennale esperienza nella formazione. Per ogni partecipante al corso verrà rilasciato un attestato conforme  a quanto previsto dall’art. 45 comma 2 del D.Lgs. 81/08.

 Per motivi organizzativi le iscrizioni si chiuderanno il giorno 21/10/2017.

Per maggiori informazioni e/o per l’iscrizione al corso è possibile utilizzare uno dei seguenti contatti:

Dott. Antonio De Simone – mob. 347/9179483 oppure mail: info@desimoneconsulting.it

Notifica preliminare Asl: cos’è, quando occorre trasmetterla, quali sono i contenuti e perché conservarla. L’approfondimento con tutto ciò che occorre sapere e il modello da utilizzare

Uno degli adempimenti più importanti previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza (dlgs 81/2008) è la notifica preliminare da inviare all’Asl prima dell’inizio dei lavori.

In particolare, l’art. 99 del dlgs 81/2008 prevede l’adempimento posto sotto la responsabilità esclusiva del committente o del responsabile dei lavori che prescrive, prima dell’inizio delle opere, la trasmissione all’Azienda sanitaria locale e alla Direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti di una notifica di apertura del cantiere compilata con le informazioni indicate nell’allegato XII del testo unico sulla sicurezza.

Quando è necessaria la notifica preliminare Asl

La notifica preliminare Asl non va trasmessa sempre, ma soltanto per alcune tipologie di cantiere. In particolare, la notifica preliminare Asl va trasmessa nei seguenti casi:

  1. è prevista all’interno del cantiere la presenza di più imprese esecutrici (art. 90, comma 3), anche non contemporanea; in tal caso è richiesta anche la designazione del coordinatore per la progettazione
  2. all’interno del cantiere si trova ad operare un’unica impresa con una durata dei lavori presunta per un periodo superiore ai 200 uomini/giorno.

Notifica preliminare Asl e testo unico sulla sicurezza

L’art. 99 del dlgs 81/2008 (testo unico sicurezza) definisce compiutamente i casi in cui occorre procedere alla notifica preliminare. In particolare prevede che il committente o il responsabile dei lavori, prima dell’inizio dei lavori, trasmetta all’Asl e alla direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti la notifica preliminare elaborata conformemente all’allegato XII, nonché gli eventuali aggiornamenti nei seguenti casi:

  1. cantieri di cui all’articolo 90, comma 3, ossia cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporanea (contestualmente all’affidamento dell’incarico di progettazione, il committente designa anche il coordinatore per la progettazione)
  2. cantieri che, inizialmente non soggetti all’obbligo di notifica, ricadono nelle categorie precedente (lettera a) per effetto di varianti sopravvenute in corso d’opera
  3. cantieri in cui opera un’unica impresa la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a 200 uomini-giorno

Copia della notifica deve essere affissa in maniera visibile presso il cantiere e custodita a disposizione dell’organo di vigilanza territorialmente competente.

Gli organismi paritetici istituiti nel settore delle costruzioni possono chiedere copia dei dati relativi alle notifiche preliminari presso gli organi di vigilanza.

Invio e conservazione della notifica preliminare Asl

Le modalità di invio della notifica preliminare possono variare in base alla Regione. In linea di principio è possibile eseguire una raccomandata con ricevuta di ritorno oppure per via telematica, mediante PEC.

In alcune Regioni è obbligatorio l’inoltro telematico e l’utilizzo della della firma digitale.

Come previsto dall’art. 99 del testo unico, una copia della notifica preliminare deve essere affissa in maniera visibile presso il cantiere e custodita a disposizione dell’organo di vigilanza territorialmente competente.

Occorre anche conservare la copia della notifica preliminare insieme al resto della documentazione.

Notifica preliminare Asl e detrazioni fiscali

La correttezza e completezza della documentazione relativa alla prevenzione degli infortuni e alla tutela della salute dei lavoratori (PSC, notifica preliminare, ecc.) oltre ad essere adempimenti obbligatori previsti dalle norme in materia di sicurezza, costituiscono una condizione necessaria anche per accedere ai benefici delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni o altre tipologie di interventi che rientrano in tale ambito.

Tra la documentazione da conservare ed esibire in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, c’è proprio la notifica preliminare Asl.

Dal 1° marzo al 5 maggio 2016 le aziende possono inserire sul portale dell’Istituto le domande di finanziamento. Novità di questa sesta edizione – che porta a oltre 1,2 miliardi l’ammontare totale stanziato dal 2010 – l’introduzione di uno specifico asse di contributi per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto

Col bando Isi 2015 l’Inail rinnova ancora una volta il proprio impegno per il welfare del Paese, mettendo a disposizione delle imprese 276.269.986 euro di contributi a fondo perduto per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La somma rappresenta la sesta tranche di un ammontare complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro stanziato dall’Istituto a partire dal 2010. Novità rilevante del bando Isi 2015 è rappresentata dall’introduzione di uno specifico asse di finanziamento dedicato ai progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Le aziende interessate potranno inserire le proprie domande dal 1° marzo al 5 maggio 2016 sul portale dell’Inail.

Lo stanziamento è ripartito in budget regionali. Gli incentivi Isi – ripartiti su singoli avvisi regionali pubblicati sul portale dell’Inail – vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Il contributo viene erogato a seguito del superamento della verifica tecnico-amministrativa e la conseguente realizzazione del progetto ed è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito (quali, per esempio, quelli gestiti dal Fondo di garanzia delle Pmi e da Ismea). I soggetti destinatari dei contributi sono tutte le imprese, anche individuali, ubicate sul territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura.

Copertura dei costi fino al 65%, il contributo massimo è di 130 mila euro. Nel dettaglio, i 276.269.986 euro di finanziamenti del bando a sportello possono riguardare progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale e – come già sottolineato – progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Il bando Isi 2015 mette a disposizione delle imprese un contributo in conto capitale pari al 65% dei costi sostenuti per la realizzazione dell’intervento ed è compreso tra un minimo di 5.000 euro e un massimo di 130.000 euro (il limite minimo di contributo non si applica alle imprese fino a 50 lavoratori che presentino progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale).

Trasparenza nelle procedure: gli elenchi di tutte le domande disponibili online. La procedura per l’assegnazione degli incentivi Inail ricalca quella adottata nelle edizioni precedenti. Dal 1° marzo al 5 maggio 2016, nella sezione “Servizi on line” del portale dell’Inail, le imprese avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro di inserire la domanda di contributo con le modalità indicate negli Avvisi regionali. A partire dal 12 maggio 2016 le aziende la cui domanda abbia raggiunto, o superato, la soglia minima di ammissibilità potranno accedere al sito per ottenere il proprio codice identificativo da utilizzare al momento di inoltrare la domanda online nelle date e negli orari di apertura dello sportello informatico (tali informazioni saranno comunicate sul sito dell’Inail a partire dal 19 maggio 2016). Gli elenchi in ordine cronologico di tutte le domande inoltrate saranno pubblicati sul portale Inail, con l’indicazione di quelle collocate in posizione utile per accedere al contributo.

 

Per maggiori informazioni sulle procedure previste da Bando ISI 2015 non esitate a contattarci.

L’Inail tutela i lavoratori che subiscono un infortunio durante il normale tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro.
L’infortunio presenta alcune peculiari caratteristiche di cui non sempre si è al corrente e che si è cercato qui di evidenziare per un primo approfondito contatto informativo.

L’Inail tutela i lavoratori che subiscono un infortunio durante il normale tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro. Se il tragitto è percorso con ordinarie modalità di spostamento (mezzi pubblici, a piedi ecc.), l’infortunio in itinere è coperto laddove siano verificate le finalità lavorative, la normalità del tragitto e la compatibilità degli orari.
Se l’infortunio in itinere si verifica a bordo del velocipede,l’uso del mezzo privato è sempre necessitato. Restano esclusi dalla tutela gli infortuni riconducibili a rischio elettivo volontariamente assunto dal lavoratore e, come tale, non assicurativamente protetto.

L’uso del mezzo privato (automobile, scooter o altro mezzo di trasporto) può considerarsi necessitato solo qualora sia verificata la presenza di almeno una delle seguenti condizioni:

Il mezzo è fornito o prescritto dal datore di lavoro per esigenze lavorative;

Il luogo di lavoro è irraggiungibile con i mezzi pubblici oppure è raggiungibile ma non in tempo utile rispetto al turno di lavoro;
I mezzi pubblici obbligano ad attese eccessivamente lunghe;
I mezzi pubblici comportano un rilevante dispendio di tempo rispetto all’ utilizzo del mezzo privato;
La distanza della più vicina fermata del mezzo pubblico, dal luogo di abitazione o dal luogo di lavoro, deve essere percorsa a piedi ed è eccessivamente lunga.

Oltre che sul tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, l’infortunio in itinere può verificarsi:
durante il normale tragitto che il lavoratore deve percorrere per recarsi da un luogo di lavoro a un altro, nel caso di rapporti con più datori di lavoro;

durante il normale tragitto che il lavoratore deve percorrere per raggiungere il luogo di consumazione abituale dei pasti, se non esiste una mensa aziendale.

Interruzioni e deviazioni del percorso. Quando rientrano nell’ assicurazione?

Le interruzioni e deviazioni dal normale percorso non rientrano nella copertura assicurativa, a meno che
non ricorrano specifiche condizioni di necessità.
Le interruzioni e deviazioni del percorso che rientrano nella copertura assicurativa sono:
• quelle effettuate in seguito a una direttiva del datore di lavoro;
• quelle dovute a causa di forza maggiore (ad esempio,un guasto meccanico);
• quelle dovute a esigenze essenziali e improrogabili(ad esempio, il soddisfacimento di esigenze fisiologiche);
• quelle effettuate per adempiere ad obblighi penalmente rilevanti (ad esempio, per prestare soccorso a vittime di incidente stradale);
• quelle effettuate per esigenze costituzionalmente rilevanti (ad esempio, per accompagnare i figli a scuola);
• le brevi soste che non alterano le condizioni di rischio.

Il consumo di alcool, droga e di psicofarmaci

Non sono indennizzati gli infortuni direttamente causati dall’abuso di sostanze alcoliche e di psicofarmaci,
dall’uso non terapeutico di stupefacenti e allucinogeni, nonché dalla mancanza del titolo di abilitazione
alla guida da parte del conducente.

Il rischio a cui sono sottoposti i lavoratori che operano nelle attività di scavo è elevatissimo: al fine di prevenire il rischio, nei cantieri temporanei e mobili si utilizzano particolari sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto.

Si tratta, generalmente, di dispositivi di protezione collettiva che proteggono il lavoratore che lavora all’interno dello scavo dal rischio di seppellimento.

I sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto si distinguono in:

  1. Sistemi realizzati in cantiere:
    • sistemi realizzati totalmente in legno
    • sistemi realizzati con puntoni in metallo
  2. Sistemi realizzati con componenti prefabbricati:
    • sistemi realizzati mediante blindaggi
    • sistemi realizzati mediante palancole

In questo articolo proponiamo il quaderno tecnico dell’Inail “Sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto“.

La pubblicazione, utile a tutti gli operatori impegnati nelle opere di scavo a cielo aperto, ha lo scopo di accrescere il livello di sicurezza dei lavoratori ed individuare le opportune misure di prevenzione contro gli infortuni gravi e mortali che possono avvenire durante i lavori.

Il documento è così strutturato:

  • Documentazione di riferimento
  • Cosa sono i sistemi di protezione degli scavi
  • Destinazione d’uso
  • Tipologia di sistemi di protezione degli scavi
  • Marcatura
  • Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio
  • Indicazioni essenziali di manutenzione
  • Riferimenti nel D.Lgs 81/2008

Nella parte finale è presente anche una FAQ con le risposte alle domande più frequenti sui sistemi di protezione dagli scavi.

 

 

Consulta la Guida Inail